Cibo e Vini

Il fascino della Gallura, risiede anche nelle sua cucina, fatta di sapori intensi e forti contrasti, come quelli del paesaggio.
Pietanze che appaiono come l'eredità di tradizioni millenarie; la Zuppa Cuata (o Gallurese), lo squisito Porcetto arrosto, il cinghiale o il capretto in umido, i Culurgiones. Dolci tipici come le Seadas, frutto del felicissimo matrimonio fra miele e formaggio.
Fra i vini pronti ad accompagnare il pasto c'è solo l'imbarazzo della scelta. Ma una menzione particolare spetta naturalmente al fantastico Vermentino, la cui fama supera i confini nazionali. Proprio ad un centinaio di metri da Lo Stazzu, se ne può degustare presso il vigneto Deperu Holler con l'accompagnamento di prodotti locali.
Se si raggiunge Berchidda, i buongustai saranno naturalmente attirati dal suo Museo del Vino, una struttura avveniristica unica in Italia, ricca di risorse multimediali che raccontano non solo la tradizione enologica della Gallura, ma anche la storia e la cultura di questa terra. Da non dimenticare il Cannonau, accostamento insuperabile per le carni e i formaggi stagionati.

Storia e Arte

La Sardegna ha una storia complessa, divisa in vari periodi e contraddistinta da caratteri originali. La presenza umana risale al Paleolitico e si snoda lungo tutte le epoche successive, preistoriche e storiche.
Disseminati in tutta l'isola vi sono resti archeologici di grande rilievo e, raggiungibili in breve tempo, il Nuraghe Santu Antine, è uno dei più maestosi dell'intera Sardegna ed è anche uno dei più importanti tra quelli esistenti. La Necropoli di Anghelu Ruju è un sito archeologico prenuragico situato nel comune di Alghero in località I Piani. L'architettura, l'arte e la letteratura accompagnano il percorso storico dal Bizantino, passando per la cosiddetta Età Giudicale la cui espressione massima fu il Romanico fino ad arrivare a quella Contemporanea con tracce rilevanti di "archeologia industriale".
Volendo organizzare un percorso sulle tracce del Romanico, la Gallura offre diversi spunti d'interesse quali la Basilica di San Gavino a Porto Torres, la chiesa romanica più grande e antica della Sardegna. Grande edificio di un primo romanico che tende a privilegiare l'aspetto strutturale rispetto a quello decorativo. La Basilica della Santissima Trinità di Saccargia, dalla splendida facciata bicroma, consistente nell'alternanza di filari di pietra scura e pietra chiara e situata nel territorio del comune di Codrongianos.
Segnaliamo anche due cittadine che svettano nel Golfo dell'Asinara: Castelsardo che si erge su di un irto promontorio roccioso e l'intero borgo conserva tuttora le mura di recinzione, con le fortificazioni a monito di attacchi provenienti dal mare.
Alghero presenta un bellissimo nucleo storico, pressoché intatto. L'impianto urbanistico conserva numerose testimonianze della dominazione aragonese e spagnola: i tratti della cinta muraria, le torri difensive, i palazzi ad uso privato e pregevoli monumenti religiosi. Le mura e bastioni, visibili ancora oggi, proteggevano Alghero, vera piazzaforte aragonese nell'Isola. Le Chiese e i palazzi con i balconcini spagnoleggianti in ferro battuto, le strette stradine con il selciato, le piazzette, i nomi catalani delle strade i tanti locali danno, al centro storico di Alghero, un aspetto inconfondibile.

Folklore

Il folklore è uno dei grandi patrimoni della Sardegna. Tutta la regione di Gallura ha mantenuto una serie di manifestazioni particolarmente suggestive, disseminate lungo l'arco dell'anno.
Il Carnevale viene festeggiato in molti centri con costumi e balli tradizionali mentre Alghero attira i suoi ospiti con le processioni dalle origini catalane.
La Cavalcata Sarda è la grande festa della Primavera in Sardegna. Nel passato, per accogliere solennemente ospiti illustri, si organizzavano cortei di uomini e donne a cavallo, vestiti con i loro costumi più belli e più colorati. Un museo vivente del folklore isolano, ma anche una festa continuamente animata dall'allegria, dai canti e dalle danze.
A Pozzomaggiore si corre una spericolata gara di cavalieri, detta S'Ardia, in onore di San Costantino.
In agosto, a Sassari c'è la Discesa dei Candelieri, una processione in onore della Vergine Assunta.
Le tradizioni popolari sono molto radicate nella cultura sarda e trovano espressione massima nell'artigianato che ha caratteristiche che lo rendono unico ed inimitabile.
Tessuti, abiti, intagli, intrecci e ceramiche, che da manufatti originariamente destinati al mercato interno hanno assunto un'importanza anche oltre isola. Esemplare per la produzione tessile è la Mostra del Tappeto di Aggius e dei costumi tradizionali.
Anche la lavorazione dei gioielli si distingue come segno della cultura profonda dell'intero popolo di Sardegna. I gioielli sardi sono strettamente legati al costume regionale, poiché nelle loro molteplici espressioni integrano il costume, completandolo nei suoi elementi decorativi. I manufatti tipici della produzione orafa artigianale sono bottoni, collane e pendenti, spille, anelli, orecchini e amuleti con le lavorazioni in filigrana.